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ANTICIPAZIONI LEGGE DI BILANCIO 2022

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Nei prossimi giorni il governo presenterà il pacchetto fiscale della prossima Legge di bilanco 2023

Tra le misure più attese:

  • la nuova versione della tassa sugli extraprofitti dell’energia,
  • il nuovo condono su cartelle e versamenti,
  • la flat tax incrementale riservata solo ad autonomi e professionisti,
  • la digital tax.

Il Governo ha più volte annunciato che scopo della manovra sarà quello di recuperare risorse da destinare al taglio delle tasse e a nuovi aiuti per famiglie e imprese.

Vediamo alcuni dettagli delle anticipazioni diffuse

Tassa sugli extrprofitti: le anticipazioni

Secondo le anticipazioni la tassa sugli extraprofitti seguirà il regolamento comunitario e andrà a tassare gli utili delle società energetiche e non più il fatturato Iva.

L’aliquota dell’imposta secondo le novità comunitarie, potrebbe essere almeno del 33% rispetto all’attuale 25%.

Resta comunque da versare entro fine novembre il saldo 2022 con le regole attuali.

Il versamento del saldo al 30 novembre sarà comunque considerato come un secondo acconto dopo il primo del 31 agosto e in attesa del terzo previsto per il 31 marzo a conguaglio con pagamenti sulla base delle nuove regole in vigore dal 1° gennaio con la legge di bilancio.

Coloro i quali andranno a credito rispetto a quanto versato, beneficeranno di un credito di imposta da portare in compensazione, chi invece sarà a debito integrerà l’imposta dovuta senza sanzioni e interessi.

Cartelle e collaborazione volontaria: le anticipazioni

Il Governo prepara un capitolo della manovra sulla legge di bilancio legata alla “tregua fiscale” all’interno della quale vi dovrebbe essere una nuova edizione della voluntary disclosure con due obiettivi:

  • far rientrare dall’estero o far emergere importi non dichiarati
  • recuperare risorse da appostare sulle altre esigenze.

Ci si dovrebbe attenere alle regole collaborazione volontaria del 2015-2017 con una variabile aggiuntiva quella di estendere l’ambito applicativo anche alle criptovalute, su cui finora la mancanza di una norma tributaria specifica sta creando molte incertezze tra gli operatori.

Per quanto concerne le cartelle si parla di un intervento su triplo binario a seconda dell’importo dei debiti iscritti a ruolo:

  1. fino a 1.000 euro si studia una cancellazione totale,
  2. per le somme iscritte a ruolo superiori a 1.000 euro e fino a 3.000 euro si pensa a una riproposizione rivista e corretta del saldo e stralcio. Sostanzialmente si pagherebbe a forfait un importo del 50%, comprensivo di imposte, sanzioni e interessi, con la possibilità di saldare il tutto a rate su un arco temporale di cinque anni,
  3. oltre i 3.000 euro dovrebbe prevedersi la possibilità di una sorta di rottamazione. L’imposta si pagherebbe per intero, ma verrebbe scontata la componente sanzioni e interessi da pagare sotto forma di un forfait del 5% da dilanzionare su 5 anni .

Flat tax: le anticipazioni

Come discusso e anticipato nelle ultime settimane, il Governo internderebbe estendere la flat tax al 15 % a una platea più ampia di partite IVA.

La nuova tassa, sembra essere una certezza e dal ministro Giorgetti è arrivata la conferma di una volontà del Governo di proseguire sull’ampliamento della soglia di ricavi e compensi per l’applicazione del regime forfettario.

La flat tax al 15% potrebbe interessare le partite Iva fino a 85.000 euro di ricavi per cercare di arginare quanto più possibile le sotto dichiarazioni di ricavi di chi non vuole superare l’attuale limite dei 65.000 euro.

Ancora da capire sono le tempistiche della misura, molto probabile è che il nuovo tetto possa valere per i redditi 2023 e 2024.

Fonte: www.fiscoetasse.com

 

 

 

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