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CAMBIANO LE REGOLE E LE SANZIONI PER GLI OMESSI VERSAMENTI INPS

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Con il messaggio 3516 del 28 settembre 2022 l’Inps comunica le modifiche alle procedure di notifica e le modalità di calcolo delle sanzioni per l’omesso versamento di ritenute previdenziali a partire dal 2016.

Per le violazioni commesse dal 2016 in poi cessa la possibilità di pagare entro 60 giorni con sanzione ridotta a un terzo del massimo edittale e si applica un nuovo criterio di calcolo e di eventuale riduzione, con diverse tempistiche di regolarizzazione mentre per le violazioni successive al 2016 il pagamento andrà effettuato entro 30 giorni.

Il nuovo orientamento ministeriale distingue quindi tra le violazioni precedenti o successive all’entrata in vigore del Decreto 8/2016 (6 febbraio 2016), che diventa pertanto lo spartiacque per il calcolo della sanzione ridotta fruibile nei casi ancora aperti e pendenti.

Alla luce delle nuove regole l’importo delle sanzioni per il reato di omissione contributiva diventa pari a quello delle ritenute omesse moltiplicate per il coefficiente 1,2. Per ogni anno di reiterazione della violazione, l’importo è aumentato della metà delle ritenute omesse sino al quinto anno successivo alla violazione.

Se l’importo così determinato è inferiore a 10mila euro, allora la sanzione è fissata nella misura minima edittale (10mila euro), mentre se la sanzione dovuta per la violazione commessa è superiore a 50mila euro, la sanzione sarà massima (ossia 50mila euro).

L’INPS provvederà alla rettifica delle sanzioni indicate nelle ordinanze ed ingiunzioni già notificate tenendo conto dei nuovi criteri.

 

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