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FLAT TAX INCREMENTALE

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Nella bozza della legge di bilancio  è prevista la flat tax incrementale fino a 40.000 euro di maggiore reddito di impresa e di lavoro autonomo rispetto al reddito d’importo più elevato, conseguito nel triennio 20202-2022.

La disposizione in questione prevede che, i contribuenti persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni, diversi da quelli che applicano il regime forfetario potranno applicare in sede di dichiarazione dei redditi 2024, in luogo delle aliquote per scaglioni di reddito stabilite dall’articolo 11 del Tuir, un’imposta sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e relative addizionali, calcolata applicando un’aliquota del 15% su:

  • una base imponibile, comunque non superiore a 40.000 euro,
  • pari alla differenza tra il reddito d’impresa e di lavoro autonomo determinato nel 2023 e il reddito d’impresa e di lavoro autonomo, d’importo più elevato, dichiarato negli anni dal 2020 al 2022, decurtata di un importo pari al 5% di quest’ultimo ammontare.

Si prevede inoltre che, nella determinazione degli acconti dovuti ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e relative addizionali per il periodo d’imposta 2024 si assume, quale imposta del periodo precedente, quella che si sarebbe determinata non applicando le suddette disposizioni, ma applicando le aliquote per scaglioni di reddito stabilite dall’articolo 11 del Tuir.

Esempio di calcolo e potenziale risparmio fiscale

Ipotizziamo il caso di un contribuente che, in sede di dichiarazione dei redditi 2024, valuti la convenienza o meno di prendere in considerazione l’applicazione della Flat tax incrementale e che abbia conseguito redditi d’impresa e di lavoro autonomo nei seguenti periodi d’imposta:

Periodo d’imposta
Reddito di riferimento
periodo d’imposta 2023
90.000 euro
periodo d’imposta 2022
60.000 euro
periodo d’imposta 2021
35.000 euro
periodo d’imposta 2020
50.000 euro

Al fine della determinazione della base imponibile, sulla quale applicare l’aliquota del 15%, si dovrà innanzitutto calcolare la differenza tra:

  • il reddito conseguito nel 2023 pari a 90.000
  • e il reddito più elevato del triennio 2020-2022, che nel nostro esempio corrisponde a quello conseguito nel 2022 pari a 60.000 euro.

Avremo quindi una differenza pari a (90.000 – 60.000) = 30.000 euro
Sulla base del tenore della norma, per determinare la base imponibile, si dovrà decurtare dalla differenza, il 5% dell’importo del reddito più elevato registrato nel triennio, ovvero a 3.000 euro (60.000*5%).

Otterremo una base imponibile pari a 27.000 euro (30.000 – 3.000), sulla quale dovrà essere applicata l’aliquota del 15%.

L’imposta sostitutiva sarà pari a 4.050,00 euro (Flat tax).

A questa si dovrà aggiungere l’imposta lorda calcolata per scaglioni, sulla differenza tra reddito conseguito nel 2023 e base imponibile sulla quale è stata applicata la flat tax incrementale, ovvero un’imposta lorda di 19.990 euro (calcolata sulla differenza tra 90.000 – 27.000 = 63.000).

Applicando la Flat tax incrementale il contribuente avrà un totale Imposte di 24.040,00 euro.

In maniera estremamente semplificata, senza considerare quindi detrazioni, addizionali ecc., il contribuente avrebbe un risparmio fiscale consistente, in quanto applicando le aliquote Irpef per scaglioni di reddito sull’intero reddito del 2023 di 90.000, avrebbe determinato un’imposta lorda pari a 31.600,00 euro contro i 24.040,00 euro.

 

Fonte: www.fiscoetasse.com

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